Via dei Casali di Santo Spirito, traversa di via della Camilluccia, è una piccola strada senza uscita che termina su un terrapieno da cui si domina l’area del Foro Italico. Il luogo, estremamente silenzioso, ospita il Cimitero Militare Francese (inaugurato l’11 novembre 1947). I soldati sepolti sulla collina di Monte Mario (quasi duemila), periti durante la campagna militare del 1943-1944, sono soprattutto di origine marocchina, tunisina e algerina. L’11 novembre di ogni anno si svolge nel cimitero una cerimonia commemorativa. Nell’ottobre 1943, Hitler cercò di rallentare l’avanzata degli Alleati attraverso la Linea Gustav, uno sbarramento difensivo che andava dal Tirreno (foce del Garigliano) all’Adriatico (città di Ortona). All’interno della Linea Gustav c’era la celebre Abbazia di Montecassino, scelta per la sua posizione dominante sulla via Casilina (SS6). La V Armata americana (generale Clark), alla quale erano state aggregate truppe britanniche, francesi, polacche e italiane, impiegò sette mesi per piegare la resistenza nazista. Come tutti sappiamo, gli Alleati entrarono a Roma il 4 giugno 1944. Purtroppo, episodi di pura malvagità si verificarono in entrambi gli schieramenti. Nel campo alleato si ricordano le cosiddette “marocchinate”, perpetrate proprio dalle truppe francesi nell’area interessata dai combattimenti. La vicenda fu raccontata anche nel libro la Ciociara (Alberto Moravia, 1957) e nel film omonimo (Vittorio De Sica, 1960).